Ha preso il via, domenica 21 febbraio, l’iniziativa del direttivo, degli incontri domenicali del Forvm Roma Chapter. Partecipazione libera, nel senso che non si deve prenotare nulla, tantomeno dare adesione. Ci si sveglia la mattina, si da un’occhiata al cielo, ci si guarda col proprio compagno/a, o allo specchio per chi è single, e si decide lì per lì. L’appuntamento è ogni domenica alle 9,30 alla rinomata pasticceria di Marco Andreotti (socio della vecchia guardia del Forvm), sulla via Ostiense.
A capo della prima uscita, ieri, c’era Roberto Sboing. Alle 10,15, dopo un piccolo briefing, siamo partiti alla volta del primo benzinaio per gli (ahimè) sportster col serbatoietto a nocciolina… direzione Lago di Bracciano. Un tratto di Roma-Civitavecchia ci ha accompagnato fino a Ladispoli, per poi proseguire all’interno verso il piccolo paese di Castel del Sasso o semplicemente Sasso, frazione del comune di Cerveteri, il quale conserva la struttura ma soprattutto l’atmosfera di un antico borgo medievale. Wikipedia ci racconta che il nome deriva dall’incombente mole di una rupe trachitica che sovrasta l’abitato da breve distanza, alle pendici della vasta formazione di Monte Santo; il picco roccioso, primo titolare del nome Sasso, è chiamato anche Scoglio di Sant’Antonio o banalmente “La Rocca” e conserva scarsi resti di murature antiche risalenti al XII secolo.
Attraversiamo la campagna romana, passando nelle vicinanze di Manziana, per poi raggiungere il lago di Bracciano. Costeggiandone un bel pezzo, arriviamo a Trevignano Romano. Un tiepido sole, un simpatico mercatino locale e le rive del lago ci accarezzano per una mezzoretta. Un bizzarro fotografo ci chiede di allinearci di fronte a degli specchi per farci una foto artistica… definendola “foto sdoppiata”… staremo a vedere! Alcuni di noi restano a farsi cullare in loco anche nel pomeriggio, mentre altri tornano a Roma per pranzo. Alle 14 si arriva al ristorante Baja, all’interno del barcone sul Tevere. Location familiare per il Forvm, già l’anno scorso in occasione del rvn del Girasole, abbiamo potuto gustare il loro buffet. Divani riservati sopra un cielo terso, baciati dal sole romano ci siamo dimenticati ogni cosa fino all’ora del rientro a casa.
Scibel