
La copertina di questo pezzo va a ste due qua sopra… che, come si tratta di fare cose pazzesche, stanno sempre in prima fila. E già l’avevano fatto. Avevano già percorso nel lontano Duemila quind… sed… diciasse… non me lo ricordo dai. Era un run del Girasole, festeggiato in questa bellissima distesa pratosa adiacente all’autodromo ovvero il Park Hotel di Vallelunga. Tanto per citare un’altra cosa top che ste due matte qua hanno fatto… il volo dell’angelo a Rocca Massima. No così tanto pe dì… Anzi, vorrei suggerire a qualche activity che tutto sommato si potrebbe ripetere in un futuro prossimo o volendo anche anteriore!
Il merito del giro in pista va al nostro ex assistant director Max Sotera, che nell’autodromo è come fosse a casa sua, il quale ci ha permesso di godere di nuovo, a distanza di qualche anno, di questa emozionante avventura. C’ha messo un po’ d’ansia, devo dire, con le sue intense raccomandazioni, però doverose perché noi volemo annà dappertutto, ma le nostre moto, si so belle, ma non per scendere in pista! Le curve gommate sono quelle che mi hanno fatto agitare non poco, insieme ai cordoli, o punti di corda, che rappresentano il cuore della traiettoria ideale. Sto attenta alle spiegazioni, so secchiona lo so!

Col sorriso soddisfatto, come si evince dalle innumerevoli immagini pubblicate in tutti i social, ci dirigiamo nel cuore della festa che il nostro Chapter dedica alla stagione più bella dell’anno. Il cibo buono e la musica di qualità non mancano mai alle nostre feste. Johnny dj alla consolle ci fa ballare per tutta la festa.

Personalmente ho gironzolato a destra e a manca senza meta, andando a curiosare tra chi ha scelto di farsi tatuare, vista la presenza dello studio Alvearetattoo che ci ha messo a disposizione il proprio talento, tra chi ballava, tra chi vinceva tutti i premi messi in palio dal Dealer e da Damiano dello studio tattoo. Cioè io non lo so, è come quando a Natale arriva la cuginetta da fuori e fa ambo, terno, quaterna, cinquina e tombola. Dopo un po’ dici… ma ce sei venuta o… Affoghiamo il dispiacere di non aver vinto nulla in qualche cornettino caldo con cioccolata, pizza con nutella e bombette alla crema fumanti.

Serata colorata e discorso di rito affidato ad Eugenio, chiamato in causa dal nostro direttore. È sempre un immenso piacere, vedere il suo carisma naturale destreggiarsi tra vecchi e nuovi soci. Ci ricorda che i back colors non sono un punto di arrivo, bensì un nuovo inizio. Più responsabile, più concreto, più profondo. Non è una semplice decorazione, ma un vero simbolo di appartenenza, identità e status all’interno della comunità Harley Davidson.
Tanti soci dal prossimo giro avranno un “peso” importante da indossare con orgoglio! Complimenti a tutti ragazzi.
Da Campagnano è tutto, torniamo a casa. Grazie a Plinio e family, sempre disponibili ad accompagnare qualche socia ansiosa di perdersi tra le campagne dell’alto Lazio.
Scibel
