Il NWR (più avanti Hog inverno) è uno di quei raduni che ripeti quasi all’infinito. Il gusto sta nel provare quel sentimento di beatitudine, che ogni anno si ripresenta puntuale. Dev’essere l’incontro con tutti gli amici bikers, che sicuramente vedi anche durante altri raduni, nel corso dell’anno motociclistico, ma non li incontri tutti insieme come nel National Winter Rally.
Non vi racconto di nuovo la storia della nascita, nonché dell’evoluzione, di questo fantastico raduno, chi fosse curioso potrebbe fare una “gugolata” o andarsi a rileggere i miei precedenti racconti, qui su Bikerstreet, anzi vi consiglio di andarvi a cercare la storia del NWR, perché ogni biker che si rispetti, deve assolutamente conoscerla. Vi dico solo che il NWR, compie 4 anni, il suo papà, Hog inverno ne ha 22 mentre il nonno, Pallequadre ne ha ben 32. E’ una storia magica, per chi non l’ha vissuta in prima persona, è una storia emozionante per chi ha avuto la fortuna di viverla dall’inizio. Oppure fatevela raccontare dai veterani, cioè da coloro che sanno raccontarla, da coloro che sono stati in un certo senso, i protagonisti della storia. E vi assicuro che nell’attuale Forvm c’è qualcuno che può raccontarvela! Così come l’ha raccontata a me.
Rimini fiera, l’enorme e collaudata location, che ha assistito a più di 2000 abbracci sinceri, e quando dico sinceri, non lo dico per piaggeria o per farmi bella davanti agli occhi di chi mi legge. Parlo di quella sincerità che si tocca, si percepisce incontrando persone con le quali hai condiviso probabilmente anche un unico raduno… ma che raduno!
Incontrare nuovamente le Ladies del magico “Una per tutte tutte per una” non ha veramente prezzo. Guardarci negli occhi, senza doverci per forza raccontare la nostra vita, cantare a squarciagola “Com’è bello far l’amore…” stringerci la mano, vedere la Vulkania con i brividi sulla pelle, la Pi Marcy con gli occhi lucidi… Hog inverno è anche questo.
Hog inverno è anche la grappa, degli amici del Bassano, (una in particolare, quella al peperoncino, ha il superpotere di trasformarti in un drago), ragazzi io sono allergica all’alcol ma da quando frequento “certi ambienti” e “certa gente” son passate tutte le allergie.
Hog inverno è vedere Rino e Pippi rigorosamente in gonnella scozzese (ma girava anche un pantalone scozzese) impossessarsi del palcoscenico e suonare le loro “vere” chitarre gonfiabili per tutta la sera.
Hog inverno è scavalcare le transenne e invadere il palcoscenico in 12 secondi.
Hog inverno è musica, danza e allegria. Hog inverno è vedere Fabio ballare e fare smorfie incurante della telecamera che lo riprendeva!
Hog inverno è la parata, sorvegliata, quest’anno, da un’ospite d’eccezione, la rossa nazionale e dai suoi (ma soprattutto nostri) ragazzacci!
Hog inverno, per questa quarta edizione, è Riccione Chapter, e tutta la sua impeccabile organizzazione.
Hog inverno, per noi del Forvm Roma Chapter è Roberto Sboing, assente giustificato ma presente dalla cabina di regia, che ha organizzato a suo tempo e dato le giuste indicazioni, affinché tutto si svolgesse alla perfezione.
Scibel
Foto prese dal web
IV Raduno nazionale Ladies Hog
Inizio il mio “racconticolo” (un po’ racconto un po’ meno articolo) con…