Storie di amicizie, vecchie e nuove, storie di fratellanza, storie di sentimenti forti e di condivisione ne abbiamo già sentite molte e, dopo che ognuno di noi, ha preso i cosiddetti “schiaffi in faccia” ci crede sempre un po’ meno. Questa che voglio raccontare è la storia di un’amicizia vera, intensa, già consolidata negli anni da due persone che vivono a Roma ma sono entrambe liguri, due persone che si conoscono da quando erano poco più che adolescenti, due persone che si sono perse di vista per diversi anni e che si sono ritrovate, a condividere la stessa passione e, il caso ha voluto, lo stesso chapter di appartenenza. Due professionisti importanti, due persone affermate nella vita, due eccelsi padri di famiglia, giacca e cravatta dal lunedì al venerdì, bermuda, Converse e Saucony il sabato e la domenica.
I due “tipi” in questione sono Pierluigi e Germano del Forvm Roma Chapter.
Nel 2015 decidono di consacrare la loro vecchia amicizia in un raduno in semi solitaria: partono per la Corsica godendosi il silenzio di quei luoghi e promettendosi che sarebbero tornati presto, molto presto. A distanza di un anno, esattamente il 23 agosto 2016 riprendono il viaggio verso “l’isola della bellezza”, esattamente da dove lo avevano interrotto l’anno prima.
Il periodo intercorso tra il primo e il secondo raduno in Corsica, è stato estremamente difficile. Un anno complicato, un anno in cui molti pensieri ti offuscano la mente, dando luogo e origine ad una competizione con un mostro che vive dentro di te e che potrebbe divorarti. Il pensiero di perdere ogni cosa, ogni affetto, ogni momento a poco più di 50 anni è devastante… poi invece succede che ci credi, che rivuoi la tua vita presa in prestito da un destino malvagio, e con molta pazienza e perseveranza, decidi, insieme alle persone più care a te vicine, e con l’ausilio di eccellenti professionisti, che la vita è meravigliosa e dopo un periodo, chiamiamolo di defaillance, si decide di continuare a vivere e farlo nel migliore dei modi. E cosa c’è di meglio, per consacrare la restituzione di una parte di vita presa in prestito, di muoverti insieme ai tuoi amici, che tra l’altro non ti hanno mai lasciato solo?
Esorcizziamo questi lunghi mesi di sofferenza e riprendiamo le forze fisiche e mentali, riprogrammando nei dettagli (nei dettagli si fa per dire 😛 ) la nuova ed entusiasmante avventura di Asterix e i cinque furetti. Pierluigi e Germano scelgono i compagni di viaggio, inviando una mail di invito non solo a partecipare dal 23 al 26 agosto, ma l’invito a mantenere il segreto di tale convocazione, in modo tale che nessuno sapesse chi fossero gli altri compagni di viaggio. Quest’ultima cosa non siamo troppo sicuri che sia successa…
Ingredienti fondamentali dell’avventura sono stati il desiderio di condivisione, spensieratezza, e assoluta mancanza di vincoli e aiuti tecnologici. Quindi niente telefono, niente google maps, niente internet, niente autostrade ma solo tanto impegno su strade pazzesche, cartina geografica cartacea anni 70, e tanta ma tanta voglia di vivere. Fabio Perotti (Fanio), Marco Biddau (Birrau), Paolo Ricci (Contatore folle) e Simone Federici (Sapientino già Coso fu Infamello) insieme agli inventori del viaggio Pierluigi Cipolloni (Er Cipolla) e Germano Alberti (Germanaji), interpretano alla lettera la sostanza del giro: scelleratezza totale per tornare ad assaporare la vera essenza dello scopo del viaggio: il gusto delle cose semplici!
I soprannomi meritano soffermazione:
Fanio il nostro brillante incastonatore soprannominato così per un errore del T9 di Zì Pietro, in una delle millemila chat in comune ha scatenato una lunghissima ed esilarante conversazione;
Birrau, colui che preferisce una fresca e frizzante bionda ad una…;
Contatore folle, colui che conta la qualunque, anche le pecorelle su una copertina, colui che con precisione assoluta ha contato ogni curva del giro in Corsica… 2079 curve… (secondo me sa anche quanti calci d’angolo ha assegnato durante la sua carriera!!!);
Sapientino, sa tante, troppe cose e le dice tutte con il suo fare da persona “quasi” seria;
Er Cipolla… dal suo simpatico cognome, ma ribattezzato Asterix durante questa avventura, e Germanaji assegnatogli da un viaggio in Spagna e Portogallo.
Si parte da Livorno arrivando a Bastia ed appena nella terra dei Galli, anziché trasformarsi in Galletti i 5 ragazzi si trasformano in Furetti, corrono magistralmente nella notte dietro ad Asterix seguendolo tra le duemilasettantanove curve, ad andatura elevata, ma il vero furetto è stato Er Cipolla che, a detta di Birrau, guidava da Dio!!!
Non raccontiamo tutte le tappe, ognuna sarebbe degna di essere descritta in ogni particolare, citiamo un paio di situazioni dove l’inconscio sposa la realtà, dove gli animi si elevano e le emozioni forti prendono il sopravvento. Il sentimento di amicizia, il legame tra Pierluigi e Germano sfocia in un pianto liberatorio.
Tutto ciò accade in cima al Passo delle Muracciole, i ragazzi dapprima non capiscono, poi si uniscono in uno stretto abbraccio e, in un religioso silenzio, si sentivano le loro anime gridare: «Daje Pier!!! Ce l’hai fatta».
Un’altra tappa da descrivere dettagliatamente è quella di Sari Solenzara, dove ci si delizia facendo il bagno tra le rapide dell’omonimo fiume, tra i laghetti formatisi tra un calanco e l’altro, godendo di un panorama unico. Rocce di granito rosso si elevano per circa 400 metri sul livello del mare direttamente sulla costa dell’isola. Fare il bagno come bambini tra le bizzarre formazioni geologiche di questa zona d’Europa, credo sia una emozione unica!
La serata non è da meno. Quattro mini appartamenti trovati per caso, danno alloggio agli avventurieri, che poco prima di cena “svaligiano” un supermercato di tutto ciò che trovano, organizzando una cena anche con i parigini vicini di appartamento. Ed è in questa serata che entrano in azione le femminucce, le loro compagne di vita, che rimaste a Roma (esattamente all’Infernetto… 😆 ) ricevono la telefonata dei saluti. E che non vuoi raccontarla la telefonata? No… non la raccontiamo, dico solo che l’unione di situazioni esilaranti con situazioni troppo “cervellotiche” di noi donne, da luogo ad una sola semplice parola… amore!
Un totale di 1500 km da sigillare nel cassetto della memoria di ogni furetto, per un raduno magico e pregno di significato!
Ringrazio Pier e Marco, che mi hanno dato la possibilità di “vivere virtualmente” questa loro bellissima parte di vita, raccontandomi le loro emozioni.
Scibel