Un compito davvero difficile scrivere e descrivere quello che abbiamo provato durante questo raduno. Ognuna lo ha vissuto a modo suo, noi romane lo abbiamo appena assaporato, non vivendolo appieno come andava vissuto. Ma andiamo per ordine.
6 mesi di preparativi. Marzo 2019 arriva a Roma la notizia che la H.O.G. dedicherà al mondo femminile il primo raduno nazionale. Devo partecipare, voglio partecipare, sono una harleysta e ci sarò. Inizio, di testa mia, a cercare un alloggio per quelle date e in quel luogo, per me e un paio di amiche che ero sicura sarebbero andate. Ho tempo e voglia di farlo, ma… non l’avessi mai fatto. Mi sono ritrovata catapultata, senza averne l’intenzione, nell’organizzazione interna del raduno come ghost activity, in un direttivo fantasma, composto da 4 donne. 2 road, 1 supervisore e me, che tutto siamo tranne che fantasmi…
Un paio di riunioni romane, a ridosso del raduno, nell’attesa del giorno in cui si prepara il borsone. Venerdì 27 settembre, in tarda serata, mentre fuori regna il silenzio e dentro di te un mix di emozioni fanno una gran caciara, sfogli i social e vedi le foto della signora dai capelli rossi, la lady sempre abbronzata, sempre sorridente con la scritta R.I.P. … NO NON PUO’ ESSERE!
Annamaria del Roma Chapter non c’è più. Quasi 70 anni, la maggior parte dei quali trascorsi in sella alla sua moto. Un icona nel mondo delle harleyste romane. Tutte la conoscevamo, chi da qualche anno, chi da 25 anni chi da 40.
La pochissime ore notturne pre raduno, trascorse nel dormiveglia tra ansia e angoscia, tanto che alle 5 eravamo tutte pronte. Salaria Est ore 7, macchine e moto sul pezzo. Paul e Max direttore e vice del Forvm, ci salutano, ci consegnano la bandiera, incoraggiandoci a dare il meglio di noi. Si parte, si percorre quel tratto di strada tra Arezzo e Firenze col cuore silenzioso.
I primi abbracci arrivano a “La Pacheca” a Lazise sul Lago di Garda, che ci accoglie e ci sfama. Nel mezzo del pomeriggio si arriva nel tanto “agognato” Villaggio Turistico Costa Verde Natura. Bello, pulito, profumato e io mi compiaccio con me stessa. Per me già solo il nome era perfetto, sulla costa del Lago d’Iseo, immerso nel verde della natura. L’accoglienza e la consegna rally pack avviene esattamente nella nostra location. Bellissimo il rally pack, bellissima la patch e il regalo offerto ad ognuna di noi. Grazie ladies organizzatrici.
E non finisce qui, le ladies lombarde ci hanno permesso di visitare le cantine Bellavista, la tenuta dell’imprenditore Vittorio Moretti che nel 1977 decide di trasformare in azienda la sua piccola attività vitivinicola. Una visita molto interessante ed un assaggio di uno degli champagne dal sapore trasversale che accontenta tutti i tipi di palati. Ciò che rende unico e puro il loro prodotto sta tutto nel processo di vinificazione. La loro particolarità è il doppio passaggio delle bollicine da botti di acciaio, per conferire dapprima freschezza, e successivamente a botti di rovere, per conferire calore e morbidezza. Il remuage viene fatto a mano e al buio, ogni giorno, per consentire al tappo di lieviti di essere eliminati facilmente e delicatamente. Tutto ciò al fine di preservare le tradizioni e l’alta qualità del prodotto che arriva nelle nostre tavole. Mi sono dilungata ma la cultura è sempre la cultura. (Ringrazio Cristina Chiarenza per i dettagli).
La serata in una location da favola. Discoteca Scaccomatto a Predore sulla riva del lago. Temperatura gradevolissima, panorama mozzafiato, un tramonto d’incanto. Aperitivo all’esterno quasi dentro il lago e cena a buffet all’interno della discoteca. Dopo due prosecchi di solito io voglio bene a tutti, amo tutti e così è stato. Ed è stato un bene. I fuochi di artificio, bellissimi devo dire, ci hanno forse dato una scossa facendoci poi fare due salti con la musica.
Il mix di sentimenti contrastanti, provati tra il venerdì sera e il sabato su strada, gioia, dolore, angoscia, rabbia, cose che vorresti dire ma non dici, situazioni che non vorresti vedere ma vedi, ci hanno dato una botta in testa e ci hanno fatte addormentare fino alla domenica mattina.
Dai ragazze, in sella alle vostre moto e via per la parata. Circa 500 ragazze di 40 chapter provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno sfilato per la strada della Franciacorta e si sono lasciate fotografare con i loro sorrisi, linguacce e simpatiche smorfie. Altra location da favola per il pranzo della domenica. Ristorante Pio Nono a Erbusco. Pietanze raffinate servite tra colonne e soffitti decorati in un locale lussuoso con veranda e un immenso giardino (sta frase l’ho copiata da google ma era veramente così, non sapevo descriverlo meglio). Poco prima di pranzo siamo state chiamate ai piedi del palco per dedicare un saluto alla nostra amica Annamaria che recitava più o meno così:
“Carissime ladies, le romane tutte vi chiedono perdono per non essere riuscite ad esprimere appieno tutta la loro innata cordialità e simpatia.
Abbiamo il cuore sconvolto e l’anima incredula. Abbiamo percorso con estrema difficoltà la strada che solo 24 ore prima ci ha portato via una di noi, per molte un’amica.
In mezzo a noi ci sono donne che la conoscevano da oltre 25 anni e nonostante il dolore strozzasse i loro cuori non ha certamente fermato le ruote delle loro Harley e hanno guidato con professionalità sia la testa che la coda del gruppo da Roma fino a voi.
Annamaria doveva essere qui, con noi a ridere a brindare a ballare.
Il suo viso sorridente e abbronzato, i suoi capelli rossi il suo gilè dal sapore romano, dovevano essere qui.
Annamaria non è qui e non è qui neanche la nostra voglia di ridere scherzare e giocare. Perdonateci ancora.
Ci farebbe piacere se rispettassimo un piccolissimo minuto di silenzio per poi esplodere in un fragoroso battito di mani fino a farlo arrivare lassù dove Annamaria ci sta simpaticamente sorridendo.
Le ladies romane vi ringraziano di cuore”.
Doverosi e sinceri a questo punto del racconto i ringraziamenti.
Un inchino a Roberta Pelli, la scopa del gruppo di moto, che mantenendo sempre la sua lucidità mentale ha aiutato a far superare dei momenti storici veramente imbarazzanti sia ad Alessia Caterino, magistralmente alla guida del gruppo, nonostante il percorso un po’ bizzarro, che alla sottoscritta che era semplicemente alla guida di una Renegade presa a noleggio. Ma tornerò ad essere biker… tornerò (ndr). Personalmente senza le spalle di Roberta e Alessia avrei affrontato il tutto diversamente, rompendo un po’ le righe già da molto prima che iniziasse il raduno. Grazie ragazze per il sostegno e la fiducia. E’ bello ritrovarsi…
Grazie alle compagne di Renegade, Cinzia Bicchi, Nicoletta Diana e la super magica Mirella Piellucci, donna tutta d’un pezzo. Era lei che mi dava le indicazioni ed erano estremamente precise che non ci siamo mai perse. «Tra 200 metri devi girà de quà, alla rotonda devi annà dellà». Semplice no? Considerando che lei era sui sedili posteriori e io alla guida… Ma ne rifarei altri 100 di viaggi insieme!!!
Belle e bravissime le 10 ladies organizzatrici. Una per ogni Chapter lombardo. Sono state una vera forza della natura.
Francesca del Brescia Chapter
Elisa del Mantova Chapter
Viviana del Bergamo Chapter
Barbara del Gate 32 Milano Chapter
Dany del Lago di Como Chapter
Giovanna del Mediolanum Chapter
Lara del Monza Chapter
Stefania del Country Road Chapter
Cornelia del Legnano Chapter
Ellisa del 100 Torri Chapter
Fantastiche davvero. Personalmente mi sono sentita con Giovanna Ciani del Mediolanum e Barbara Rolandi del Gate 32. Sempre presenti e disponibili con la sottoscritta nei mesi precedenti il raduno, sempre vigili e attente durante il raduno, con tutte noi. È stato tutto perfetto. Brave brave brave.
L’intero ricavato è stato devoluto alla Fondazione Veronesi, a sostegno della ricerca scientifica contro i tumori femminili. Chapeau
Scibel in collaborazione con Roby e Alessia
Foto gentilmente concesse da Hubert Laurent