Stavate in pensiero? Come mai sta tipa non scrive più? Sono sicura che alcuni se lo sono chiesto ed è a coloro che rispondo così: «Tanto nun me ne vadoooo». Torno con un racconto di un raduno che lascia dietro di sé una scia stellata di immensi brividi, immense emozioni, immensa adrenalina da riuscire a coinvolgere anche chi non c’era…
Fratelli nella notte: superlativo. Un raduno dove il cuore batte più forte del solito. Lo scrittore, il produttore, il regista, il direttore di produzione nonché coordinatore, costumista, sceneggiatore e chi più ne ha più ne metta è lui: signore e signoriiii Roobertoooo Sboooingggg!!!
Ho cercato di “sedurlo” (c’era anche Regina mentre cercavo di fargli gli occhi dolci ehhhhhh lo specifico per chi non capisce la mia ilarità…) gli ultimi giorni prima del raduno, per essere inserita nella lista preferenziale. Ma niente, lui irremovibile. Con la sua calma serafica e l’accortezza di un professore universitario, mi ha fatto capire che non c’era nulla da fare. «Non esiste una lista preferenziale, non è mai esistita. C’è una semplice lista di attesa e quella va rispettata». Ho abbassato lo sguardo di fronte a cotanta serietà. E mi sono presa l’ennesimo cazziatone! «Sono rimasto basito, non leggendo il tuo nome tra i partecipanti. L’anno scorso mi avevi detto che non ti saresti persa il prossimo Fratelli, e invece non ci sei»… E niente me lo sono perso! Ma lo vivo ora, rompendo le scatole ai miei amichetti facendomi raccontare.
Bando alle ciance e torniamo a Fratelli. Sboing, dopo aver ideato e coordinato tutto il raduno, ha scelto e voluto la collaborazione e la condivisione dell’organizzazione dell’activity Massimo, il mio “gigante concentrato” preferito! La coppia spopola, Roberto e Max insieme sono una garanzia. E il rvn è stato ricco di emozioni e significato insieme. Un terzo interprete, da dietro le quinte, gestisce varie situazioni, il nostro onnipresente tesoriere/segretario (e non aggiungo altro, lui sa…) Paolo Ricci, la cui presenza e professionalità fanno sicuramente la differenza. A lui si deve l’idea e la realizzazione delle magliette. Molto belle peraltro.
Salaria Est, primo pomeriggio, tante moto, caffettino e via verso la congiunzione coi fratelli di Vicenza.
Orte, baci e abbracci con coloro che da ormai dieci edizioni condividono con noi questo “inesplicabile” incontro. Via verso la strada. Provate ad immaginare 54 cuori che battono all’unisono, quanta “caciara” fanno. Terminillo! Aperitivo con prosecco, pizza calda e salame vicentino. Ripartenza.
Darkness falls (dai passatemela, una parola in “inglisc” fa tanto top!). Dicevo al calar dell’oscurità inizia il vero brothers in the night (eh no e mo stai a esagerà). Ricomincio… si parte per il vero e proprio raduno solo al calar della notte. Un bellissimo percorso, fatto di curve, di sentieri, qualche stradina sbagliata ma solo ed esclusivamente per rendere un po’ più difficoltoso il tragitto e via con l’inversione a U!!! Dal Terminillo ad Amatrice il passo sarebbe breve… ma visto che siamo fratelli e per giunta nella notte, tanta strada, tante curve tanta gioia. (In questo momento mi sto mangiando le mani… ma perché me lo sono perso, sigh). Si passa per Leonessa e Posta, quel tanto che basta per esagerare nelle curve e rendere il raduno più adrenalinico che mai. Su quel tratto di strada di giorno le mucche… di notte i Fratelli!!!
Ad accoglierci ad Amatrice il Moto Club Bertolla Garage, con il quale oramai siamo amici fraterni. Stima reciproca non perché ci preparate ogni volta l’amatriciana bianca e rossa più buona del mondo, ma soprattutto e direi esclusivamente per l’impegno e la volontà che impiegate per far sì che Amatrice rinasca più forte e più bella di prima. Noi, nel nostro piccolo e ogni volta che sarà possibile, saremo con voi!
Si dorme ad Amatrice. Le due strutture ricettive che ci accolgono sono da Giovannino e Lo Scoiattolo dove sono state consegnate le magliette e le patch di partecipazione. E la targa del Bertolla Garage che ha meritato la copertina di questo pezzo.
Sapete cosa significa dormire ad Amatrice? No, non lo so neanche io ma ho molta immaginazione. Mi immagino che distesi sul letto, ormai a notte super fonda, stanchi da non sentire più la schiena, immagino, per un solo secondo, una sensazione mista tra la “paura” e la gioia per esserci e mentre penso a ciò, mi sveglio che è già sorto il sole. Ragazzi quando organizza Roberto, non c’è nulla da temere. Le scelte sono fatte nella massima sicurezza. Studiate mesi prima, per essere poi realizzate nel migliore dei modi.
Ancora strada, tanta strada. Paesaggi di un verde esageratamente verde. Ed eccoci nella vulcaniana San Venanzo, Umbria, dove ci viene servito un pranzo da paura al Bivio del Moro. Specialità ternane da leccarsi i baffi, focaccia al testo e primi alla norcina. Pancia piena, si riparte, si va in su verso la Toscana. Bagni San Filippo l’ultima meta. Chi prima arriva, prima si fa il bagno alle terme!!! Ci sono sempre dei ritardatari che impunemente e con vero spirito biker si fermano a soccorrere un povero motociclista che ammirava il gruppo passare non accorgendosi dell’imminente curva… Massimo, Paolo e Dario (e Silvietta) si fermano a soccorrerlo e ad assicurarsi che tutto fosse a posto. Bravi ragazzi, così si fa! L’Hotel delle Terme attende anche gli ultimi per un rigenerante bagno.
Si fanno le 2 di notte, nell’ascoltare i racconti di Simone Coso, che ha il superpotere di trasformare un semplice racconto in una esilarante scenetta. Protagonisti Simone e Germano, che dormono insieme. Per chi è abituato a dormire con i tappi e la mascherina, non può capitargli un compagno di stanza come Germano. Finestra aperta, televisione accesa e narici tremolanti fanno sì che per Simone diventi un’interminabile nottata.
Letti a baldacchino, cuscini a forma di cuore ma che raduno è ohhhhh!!! Eccoli li i rispettabilissimi professionisti, le persone serie dal lun al ven dalle 9:00 alle 18:00 talvolta anche più tardi delle 18:00, ma sab e dom… lasciateli divertire!!! Grazie a Gianni e Marco che mi hanno dato l’ok per la pubblicazione di questa foto meravigliosa!
Non c’è cosa più bella tra i biker, della condivisione di quel misto di sensazioni che è difficile, molto difficile riuscire a mettere su carta. Fratelli devi viverlo per riuscire a capire cosa si prova, riuscendo così, a trasmettere la voglia di prenotarsi per l’anno successivo.
Il mio grazie a Massimo e Silvia che hanno avuto tempo e modo di raccontarmi le vicende. Come se ci fossi stata. Ovviamente grazie a Sboing per la supervisione, il visto si stampi.
Un lungo applauso alle super donne biker Roberta, Francesca, Simona e a Silvia dolcissima zavorrina.
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