Inizio il mio “racconticolo” (un po’ racconto un po’ meno articolo) con una parte di una bellissima ballata moderna che mi sta molto a cuore:
«Libera, voglio essere libera
Di uscire la sera, tornare da sola
Senza la paura
Persino del tipo della spazzatura
Di fare un figlio anche a quarant’anni
Di divorziare, poi risposarmi
Amare un uomo con dieci anni in meno
Che mi vuole bene, bene davvero
Fare l’amore, girare un porno
Cambiare letto pure ogni giorno
E di morire come mi pare
Non massacrata da un criminale
Non dalle pietre di un titolista
Né dalle carte di un penalista
Dai timorati figli di Dio
Che sputano merda e premono invio
Sputano merda e premono invio». Giulia Mei
E’ un testo forte, è vero, e non vado oltre perché è ancora più forte, ma siamo negli anni 20, dove finalmente si possono dire le cose. Precisamente corre l’anno 2024 nel mese di ottobre nei giorni 18-19-20. Si svolge a Lucca, uno dei raduni più significativi del secolo! Per questa quarta edizione, le ladies del Versilia Chapter, con sede nella carinissima città dell’alta Toscana, sono state le protagoniste assolute di questa spettacolare e riuscitissima performance.
Come dici? Il raduno era 19 e 20? Er 18 ‘n c’era? Ah se semo sbajate? Ma lo sai che nu me pare? Ao semo partite er venerdì, c’aspettavano le ladies dell’Etna Chapter, c’era la Tata e le ragazze del Mantova, Napoli e Naples, le Lepine, le tipe dei Lupi e del Bologna, Dolomiti, Alba, Palermo, Chianti, e ovviamente la mitica Fabiana, visibilmente emozionata e attenta a supervisionare che tutte le situazioni fossero all’altezza già dalla cena di prequel, insieme alle sue organizzatrici del Versilia. Per noi tre del Forvm il raduno è iniziato il 18. Ma come noi tre chi? Aoh ma che davero? Siamo distratti… io, a Caterino e a Pelli!
Vabbè ricomincio. Partiamo alle 14,30 de sto famoso 18 ottobre. L’Aurelia è nostra. Rincorriamo la pioggia, ma la pioggia ‘ns’è fatta prende, ha corso più de noi. Un percorso spettacolare, la strada bella bella, grandi compagne di viaggio. In head position Alessia, la scopa Roberta e in mezzo stoc… ehm la sottoscritta. Mi sono lasciata cullare al centro di queste due grandi motocicliste. La prima sosta possiamo identificarla come sosta del cuore. All’altezza di Capalbio una preghiera e una carezza alla foto di Angelo Caterino, divenuto anima bella nell’aprile del ’95.
Albergo in quel di Pisa. Moto in garage e taxi, perché le intenzioni della serata non erano proprio quelle delle brave ragazze! Ed è in questo preciso istante che arriva l’inaspettata e graditissima telefonata del Secretary ancor prima Treasurer Mr. Ricci. Chapeau! L’uomo dalle mille sorprese, prima te cazzia poi t’abbraccia! Stava sulla chiatta in laguna a brindare pure lui con tutti i compagni di viaggio immersi nella magia che solo “Fratelli nella notte” ti sa regalare. Ci scambiamo alcune foto e ci auguriamo buon proseguimento. Grazie Paolo a nome di tutte e tre!
Ci si rivede finalmente con tutte le ladies, personalmente dopo qualche anno di assenza, baci e abbracci come detta la tradizione. Cena, canti e balli folkloristici, brindisino uno, brindisino due il terzo l’abbiamo fatto al capitale speso in taxi ma è servito parecchio.
Il mattino seguente, ce la prendiamo troppo comoda e stiamo tipo 2 ore in sala colazione per poi camminare sotto quella che a Roma chiamamo gnagnarella. Quella pioggerellina così antipatica che pure la metà poteva esse sufficiente. Arriviamo a Piazza del Duomo ma stavolta a Pisa. Ci rifiutiamo categoricamente di farci foto patetiche dove tutti reggono la Torre. E comunque, te lo dico, c’hanno fotografato più a noi che alla Torre. Tutti gli stranieri hanno chiesto una foto con noi, ovviamente per via dei gilè mica pe noi… addirittura un messicano visibilmente emozionato perché possedeva un’Harley ed era, o era stato non l’ho capito, il presidente di un Chapter del Mexico. Stai a capì?
Firmati gli autografi arriva il momento di raggiungere la concessionaria del Versilia e ripartiamo per Lucca. 40 km di taxi EVVAIIII. Metti a conto.
Appuntamento al parcheggio di Capannori, le ragazze del Versilia hanno atteso con ansia gli ormai tradizionali serpentoni. Quelli dal centro sud, dal nord e quelli da est/ovest per poi raggiungere la concessionaria. Quello che parte dalla Capitale ed accoglie sud e centro Italia è tradizionalmente capitanato dalla Gifu nazionale. Gnagnarella pure qua, durante quasi tutta la strada, ma poteva annà peggio. Inizia la festa del sabato già da ora di pranzo, protraendosi fino a sera dove nello scenario del PalaTodisco di San Giuliano Terme inizia lo sballo.
Migliaia e migliaia di scambi di sguardi, di sorrisi, di accessori rosa, di chiacchiere, di ricordi, di incontri, tutte insieme unite, con inclusività, sorellanza e solidarietà per due dei più significativi temi che ancora, e purtroppo, in questi tempi super moderni, affliggono la società femminile. Sul palco sono due le rappresentazioni: Fondazione Veronesi per la ricerca e la lotta contro cosa lo sappiamo bene tutti e l’associazione Luna Onlus e anche qui sappiamo. Non è un caso se ho voluto esordire questo scritto con la canzone Bandiera di Giulia Mei. Le importanti cifre raccolte per il sostegno di queste due cause sono i segni distintivi di generosità sia nella partecipazione che negli applausi per il lavoro svolto.
Applausi che hanno accompagnato tutta la serata nelle premiazioni dei numerosi Chapter partecipanti, anche oltre confini, nella fattispecie Francia Svizzera e Malta.
Vorrei fare un plauso di valore per l’ottimo lavoro svolto dalla nostra LOH Roberta G. in arte Plinia che si è avvalsa della manodopera di Asia in arte Plinietta! Organizzare un raduno così non è cosa da poco, è stato un rodaggio ben più che riuscito.
Applausi alle responsabili del marketing Hog di Spagna e Portogallo, rigorosamente femmine, e applausi al responsabile anzi aspè cito esattamente come da suo curriculum vitae… Lead Customer Experience Italy, Spain and Pourtugal siori e siore…. Emilianoooooo Usaiiii.
Gli applausi più scroscianti e pregni di rispetto vanno al Versilia Chapter, nella figura dell’organizzatrice Fabiana che ha fortemente, nonostante la cazzo de gnagnarella che c’ha accompagnato pure la mattina de domenica, voluto e creduto nella fantastica parata delle tante ma tante moto (chi dice 300 chi 500 io dico tante) che hanno attraversato la piana di Lucca, nella cornice della Valle del Serchio, godendo di un paesaggio degno di nota pure senza sole, e l’emozionante conclusione della parata sopra le mura urbane, simbolo di libertà e resistenza, di questa splendida cittadina toscana. E finalmente esce il sole!
Scibel