Tutti i miei direttori

Mi accingo alla frequenza del mio dodicesimo anno in questa variegata family. Ragionavo proprio qualche giorno fa, sulle tante cose che sono accadute, complice un facebook che con “i miei ricordi” scandisce, tuo malgrado, che te stai a invecchià!

Ma altro non puoi fare, se non compiacerti, sorridere e annà avanti. Tra le riflessioni più intense, proprio in questi giorni, con il change director del Forvm, mi vengono in mente molti dei momenti trascorsi con i 3 direttori precedenti al “tipo” in carica oggi.

Eugenio. Entrai nel Forvm Roma Chapter con lui come capitano. Che ve lo devo dì? Era, è e sarà il Direttore. Inimitabile. Estroso. Carismatico. Bello (per Mia ovviamente). In ogni raduno in cui partecipavo, andavo subito nella chat per vedere chi fossero i miei “compari” di viaggio (non uso il termine compagni che potrebbe essere politically incorrect) leggevo il nome di Eugenio e… ANDIAMOOOOO urlavo. Consapevole che il divertimento era assicurato. Il suo modo di raccontare gli episodi, ma poi oh ma quanti ne ha vissuti? Unico. Ovviamente fiero di aver ricevuto tanto onore dalla Lorenzini’s family lo ha svolto per tanti anni in modo veramente sublime.

Il sostantivo che secondo me, racchiude tutta l’essenza del suo operato è: genialità!

Pierluigi. Dopo Eugenio, lui. Pure qua… ve lo devo dì? Su di lui ho scritto un pezzo che invito tutti ad andare a leggerlo o magari rileggerlo. Il titolo è “Il mio rapporto con te…” in quel pezzo ci ho messo veramente tutto il mio cuore. Uno dei pezzi più intensi che abbia scritto.

Non sempre eravamo in sintonia, ma l’eleganza con cui ci rapportavamo e ci raccontavamo i nostri punti di vista, andava oltre ogni forma di stima reciproca. Ha tenuto “botta” alla grande, seppur in una manciata di mesi, ha saputo gestire un’eredità ingombrante lasciata dal suo predecessore. Una delle poche persone che dopo le forse 4 chiacchierate, di cui 2 erano “scontri”, mi ha insegnato a riflettere e valutare tutti gli aspetti che circondano una faccenda, facendo caso alle piccole cose, come le chiamava lui, quelle cose che apparentemente sembravano inutili ma che in determinate condizioni, assumevano vita e forma importanti. 

Il sostantivo per Pierluigi è: classe!

Paul. Eh… pure lui ha dovuto gestire un doppio fardello, arrivare dopo Eu e Pier non credo sia stata proprio una passeggiata. L’ho sempre osservato con leggero timore sto ragazzone dalla chioma nonché dal nome tipicamente irlandesi. Timore ma rispetto. Forse perché in passato, quando scrivevo più assiduamente e dietro consiglio di qualcuno (che non nomino ma che nominerò nel prosieguo…) di fargli leggere, per avere il suo “visto si stampi”, qualche pezzo prima della pubblicazione… oh… m’avesse mai dato una soddisfazione… ahahahahaha…m’avesse mai detto: brava, bel pezzo! Mi diceva sempre, Scilla il blog è tuo, puoi scrivere e pubblicare quello che vuoi, sottintendendo… è inutile che i pezzi me li mandi in anteprima, tanto poi scrivi quello che te pare! Un’altra volta mi disse: il pezzo mi sembra troppo autoreferenziale e io non amo leggere tanto miele in un pezzo. Ero piena di entusiasmo e a volte ho esagerato lo riconosco, ma le cose che ho scritto le ho scritte sempre con estrema sincerità, dando valenza al sentimento. Voglio aggiungere che sono andata a rileggermi tutta la chat con Paul dal lontano giugno 2017 (eh si è tanto che lo importuno) e non è vero che non mi ha mai fatto un complimento. E’ sempre stato educatamente critico e nello stesso tempo sincero, dicendomi anche «bel pezzo». Ho apprezzato i suoi consigli e molto, moltissimo i suoi complimenti.

Il suo sostantivo è: concretezza!

Paolo. Taaaac! Fresco fresco nuovo di pacca!

Con Paolo abbiamo tanti ricordi insieme. Quando entri in un gruppo formato da tantissime persone tendi a legare di più con alcuni piuttosto che con altri. Inizi a farti delle simpatie ed è naturale che si formi un insieme di persone. Con Paolo abbiamo fatto parte dello stesso insieme. Tante entità che si sono incontrate e che hanno condiviso alcuni anni della propria esistenza. Capodanni, Santi Stefani (aoh il plurale come lo vòi di?) vacanze estive, cene, weekend e non ultimi i raduni.

Poi accadono cose, siamo tutti diversi, ognuno ha il proprio vissuto, la propria esperienza, il proprio modo di pensare, di interagire, magari una parola detta o una non detta, non so bene cosa accada ma può succedere che la magia un po’ finisce un po’ si trasforma.

Qualcuno, tempo fa, definì il mio rapporto con Paolo di amore/odio. E’ un ossimoro assai forte, direi troppo ma rende bene l’idea dai.

Il ricordo più profondo che ho della nostra amicizia sono le serate a casa sua all’Infernetto, quando cercavamo, insieme ad Elena e Angioletto, con tutte le nostre forze di convincere una coppia di amici comuni (che poi hanno segnato anche loro una parte di storia del Forvm) a cambiare idea e atteggiamento. Impresa ardua e infatti non ci siamo riusciti. Però quanta passione ci abbiamo messo.

E si abbiamo anche scazzato. Ma pensa che palle che sarebbe se tutti andassimo d’amore e d’accordo.

Auguro a Paolo di intraprendere questo bellissimo cammino iniziando a lasciare indelebilmente la sua impronta. Paolè il prossimo passo è diventà Dealerrrrr!

Il suo sostantivo è: generosità

Scibel

Harleysta dal 2011 con la mia Forty-Eight ho girato l'Italia e non solo! Sono, dal 2014, socia del Forvm Roma Chapter, mi occupo di salute e benessere e mi diverto a giocare a fare la blogger. Oltre al presente blog ne posseggo un altro visitabile qui www.scibel.blog Ho anche un e-commerce: scibel.goherbalife.com

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