
Complice un fine estate da paura, in una terra caliente dove se ti svegli la mattina un po’ incerto sul cosa vorresti o non vorresti fare, la Calabria ti offre tutto il possibile. Vuoi i monti? Ti do i monti. Vuoi campagna? Ti do la campagna. Vuoi un borgo antico? Ti dau puru nu borgo anticu… (traduzione simultanea italiano calabrese). Vuoi il mare? Te ne do due tiè. Vuoi un resort immenso? Eccoti servito. Vuoi mangiare bene? Ma ti pare che nella punta dello stivale ti facciano mangiar male? Piscina? C’è. Ma per caso c’avete pure un Chapter con le motociclette più belle del mondo? Sineeeee.
Tutto sto preambolo per dare il là ad un racconto, che per il Forvm Roma Chapter, inizia venerdì 19 settembre alla buon’ora, come oramai da consuetudine. Alle 5 di mattina (eh già) il direttore si incontra con alcuni del direttivo per la consegna di materiale utile per il raduno, annunciando di non poter essere presente per questioni familiari (e invece poi, sorpresone: il Direttore è tra noiiiii).
Si parte con il sole ancora sonnacchioso, ma che già preannuncia una giornatina di calura niente male. Tante le ore di moto da Roma a Rende per il pranzo in concessionaria, per poi arrivare nella location, sapientemente scelta, dall’organizzazione del Duemari Ch. Il Minerva Resort di Marina di Sibari.
La formula resort è quella vincente, inutile dirlo, si sta tutti insieme, in tutte le attività, non solo nelle feste serali. Si beve il gin tonic dalla stessa cannuccia, tutti insieme. Si condivide veramente, esperienze goliardiche, chiacchiere intense, passioni, gioie e dolori. E poi vuoi mettere che non ti devi preoccupare di tornare in albergo in moto dopo aver alzato leggermente il gomito?
La prima serata all’insegna degli anni ‘90 dove il 99% di noi c’era ed era nel pieno della vita, qualcun* aveva già l’Harley pensa te… L’anfiteatro del resort pieno di gente, molti di noi tracannavano la meravigliosa tagliatella del Bassano e via di dancing. La band Crazy 90 ha animato, suonato e cantato live e il Forvm, che ha la festa dentro, ha ballato in prima fila, poi sul palco, e ancora in prima fila. Fino alle 3 o giù di lì.
Nella giornata di sabato ben due giri in moto hanno scandagliato la giornata. Quello ufficiale, del Ch. organizzatore in mattinata, di 120 km, che ha visto come meta finale il bellissimo borgo medievale di Morano Calabro nel cuore del Parco nazionale del Pollino. Peccato che non tutti siano riusciti a raggiungere il borgo. Un piccolo incidente di percorso, ha diviso il gruppone, lasciando la coda della parata sprovvista di guida e inconsapevole della meta. E quindi vai di navigatore per gironzolare in quel di Calabria.
Il secondo giro, quello del pomeriggio. Giusto 4 curvette, con ancora il resto del pranzo fra i denti, in quel della Sila. Gli irriducibili hanno fatto entrambe i giri. Di ritorno dalla Sila nel tardo pomeriggio, gli si leggeva la soddisfazione negli occhi. Ebbene si ragazzi, gli harleysti vivono anche di questo. La soddisfazione, mista al sentimento forte, alle emozioni che si provano a guidare il mito curva dopo curva, ti resta impressa sul volto e, ad ogni ritorno, ce le leggiamo in faccia per i giorni a seguire. Insieme ai nasi rossi di sole calabrese che fanno invidia pure ai clown del Cirque du Soleil. Chi, invece, è rimasto al resort si è perso in chiacchiere sotto un sole che la metà bastava, immergendosi tra mare e piscina e poi c’è chi decide di partecipare al torneo di scopone scientifico pensando di giocare a traversone. In campo, ahimé (anzi ahiLillo) sono scesi due professionisti e non c’è stato nulla da fare per il malcapitato che ha perso male il torneo.
A fare da cornice alla cena di gala del sabato sera, con tema wild west party, dove ogni pietanza era un’esaltazione del gusto e del palato, c’è stato il gruppo live degli Arizona, musica country che mette allegria e voglia di ballare. La torta è stata servita all’anfiteatro insieme ai ringraziamenti e ai saluti.
Ascoltando, qua e la, le impressioni dei partecipanti, annoveriamo il Calabrone Rvn come uno dei raduni ben riusciti del 2025. Applauso al Duemari Chapter per il tanto impegno e la conseguente ottima riuscita del loro battesimo!

Marco Biddau, impeccabile activity di questo raduno meraviglia, per non farci parlare dietro ci ha organizzato, sulla via del ritorno, un pranzetto a base di assaggi di formaggi al famoso caseificio San Salvatore in zona Paestum, divenuta tappa fissa quando si va al sud. L’oramai mia proverbiale dieta non mi permette di godere appieno di tutto il ben di Dio che mi si propone. Decido di portarmi via gli avanzi della bufala… che dimentico sul sedile della macchina e indovinate chi se l’è magnata? … … esatto. Bravi.
W il Forvm, nella figura del direttivo alto (tutti presenti) e un inchino riverente, come sempre, al safety ai nostri road, la nostra sicurezza su strada.
Al prossimo rvn. Un bacetto
Scibel